venerdì 12 dicembre 2008

Sessant’anni dopo..la dichiarazioni dei diritti umani


Giovedì scorso si è celebrato l’anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani ( Parigi, 10 Dicembre 1948). Questo documento proposto dalle Nazioni Unite, fu pensato in seguito alle atrocità della Seconda Guerra Mondiale, come segno di speranza di un mondo di pace.
E’ un importante testo etico che si basa sui diritti fondamentali di un essere umano e il concetto stesso di dignità.
Questo documento è stato pensato sulla scia di altri scritti storici precendenti: la Magna Charta (1215), la dichiarazione d’indipendenza degli U.S.A. e la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino composta durante la Rivoluzione Francese.

Ma quanti uomini, quanti governi rispettano questa dichiarazione?
Certo, è vero che queste regole non sono giuridicamente vincolanti, però si tratta di regole per un rispetto reciproco tra esseri umani, e credo che questo basti.
Forse sono troppo ottimista, il rispetto e la pace sono sempre state e forse sempre saranno, delle utopie, ma fare qualche passo nella direzione giusta, è già un buon traguardo.
Le cause della lontananza da questo obbiettivo sono sempre le stesse: siamo troppo presi dai nostri pregiudizi, rancori e sospetti che non riusciamo a considerare ogni individuo con un atteggiamento di tolleranza e considerarlo in tutta la sua umanità.
Non bisogna pensare questa dichiarazione come qualcosa di generale e lontano dalla vita comune e quotidiana: è qualcosa di vicino a noi, a tutti.
Forse noi non ci rendiamo conto di come la maggior parte dei diritti citati in questo documento sono per noi scontati; ma questo ci è possibile perché abbiamo la fortuna di vivere in uno stato e in un ambiente dove la dignità delle persone non è un privilegio di pochi.

venerdì 5 dicembre 2008

Pippo Baudo vs Maria de Filippi


Ebbene sì. Pippo Baudo sfida Maria de Filippi sugli ascolti del sabato sera. E’ apparso fiero del suo nuovo programma Serata d’onore ostentando sicurezza pensando di poter superare il famoso programma C’è posta per te. Ma così non è stato. I dati più recenti dell’Auditel dimostrano che il pubblico della prima serata rimane incollato allo schermo dove predominano abbracci e incontri strappalacrime. Alla base dell’agonismo di Baudo, c’è un giudizio sbagliato del pubblico italiano, che in realtà, preferisce l’atmosfera prefabbricata e storielle inventate piuttosto che un varietà rivisitato,ritenuto dalla critica elegante, in stile moderno con un buon concentrato di cultura e ospiti di tutto rispetto.
Bisogna rassegnarsi, davanti al televisore l’audience si appassiona a apparenti storie di gente comune, famiglie spezzate e ricongiunte, incomprensioni con il solito banale lieto fine.
Gente che utilizza la TV come strumento di vanità e speranza di popolarità.
Un insieme di ingredienti fatti da ospiti famosi ( Tiziano Ferro, Mariah Carey..), sentimentalismi e compresenza dell’ugualmente applaudito programma Amici, per formare un mix adatto a tutte le età e seguito da milioni di persone, lo show vincente.
La leader del sabato sera che punta sulla semplicità è una garanzia d’ascolti.
A lungo criticata e applaudita, i suoi programmi riscontrano sempre un grande successo: qual è il segreto della sua riuscita? Cosa tiene gli spettatori incollati al televisore, anche una buona parte di quelli che ammettono uno scarso valore culturale?
Vorrei sapere se seguite i reality condotti e pensati da Maria de Filippi, e cosa ne pensate.