venerdì 16 gennaio 2009

Questa è la televisione italiana.


Il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha telefonato al presidente della Rai Claudio Petruccioli e nel corso del colloquio ha affermato che nella trasmissione 'Annozero' di ieri sera ''e' stato superato il livello di decenza''. [Repubblica, 16-01-09]

Ieri sera, come ogni Giovedì sera in prima serata, Michele Santoro ha condotto il suo programma d’attualità “Annozero”, presentando uno dei temi che più interessano il quadro mondiale attuale: la guerra nella striscia di Gaza, con un’attenzione particolare per i più deboli, i bambini.
Trasmissione durante la quale sono stati invitati a intervenire il giornalista di Al Jazeera-International per l’Europa Claudio Lavanga, le giornaliste Lucia Annunziata e Rula Jebreal e l’analista militare Andrea Nativi.
In collegamento con la piazza del duomo di Milano, viene data la parola a giovani della comunità palestinese che esprimono il loro parere con una tendenza chiaramente filo-palestinese.

La giornalista Lucia Annunziata, dopo essere intervenuta più volte criticando le modalità di organizzazione e gestione della serata, accusando il conduttore Michele Santoro di una trasmissione quasi esclusivamente filo-palestinese, abbandona lo studio.

E’ un peccato che programmi in prima serata, mandati in onda sulla TV nazionale, pensati per informare i cittadini più chiaramente di quanto non facciano i telegiornali quotidiani, si trasformino in discussioni e scenate sullo stampo dei talk show di basso livello: la discussione accesa tra due ragazze, islaeliana e palestinese, chiaramente coinvolte emotivamente, gli interventi e l’abbandono dello studio da parte della giornalista.

Ci chiediamo allora dove sia possibile ottenere un’informazione veritiera, e quanto più oggettiva di quello che succede nel mondo.

Per chi fosse interessato è possibile rivedere integralmente la trasmissione dello scorso Giovedì sera sul sito ufficiale di “Annozero”:
http://www.annozero.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067115,00.html

1 commento:

alycina ha detto...

Forse cambiando Paese. Ma credo che anche lì troveremmo delle pecche notevoli. Per quanto riguarda il mio modesto parere, credo sia quasi del tutto impossibile rimanere al di sopra delle parti e non lasciarsi coinvolgere personalmente da eventi che interessano sfere piuttosto delicate (come tu stessa hai citato "con un’attenzione particolare per i più deboli, i bambini". Credo, però, che in vece di giornalista o comunque di persona rappresentate bisogni saper scindere il personale dal professionale.