mercoledì 5 novembre 2008

Mai più "Merry Christmas"

Gb, Oxford cancella il "Natale"
Sarà sostituito dalla Winter Light Fest
A due mesi circa dal 25 dicembre, su richiesta di un'associazione di beneficenza locale, il leader del consiglio municipale di Oxford ha deciso di "cancellare" il Natale, mandando in pensione il termine "Christmas". Al suo posto, per riconoscere l'identità multietnica e multiconfessionale inglese, tutti gli eventi che ruoteranno attorno alla natività verranno denominati "Winter Light Fest" (Festività della Luce Invernale).
"L'intero periodo comprenderà attività di ogni genere per la durata di due mesi - ha spiegato a Repubblica Tei Williams, portavoce dell'associazione Oxford Inspires che ha avanzato l'idea -. In tale ambito ci saranno anche celebrazioni per il Natale, come i cori e le canzoni natalizie". L'obiettivo dichiarato dell'amministrazione è quello di ridimensionare l'eccessiva risonanza assegnata alla più importante festività cristiana a discapito delle altre religioni. "Faremo lo stesso un grande albero di Natale nella piazza principale della città, ma lo chiameremo in modo diverso", ha spiegato il sindaco Ed Turner.
In realtà però non si tratta solo di una questione linguistica, ma di un omaggio al "politicamente corretto", allo spirito multietnico del Paese e al rispetto delle minoranze anche in ambito religioso. Del resto negli anni scorsi anche altre città inglesi hanno deciso di non chiamare più "Natale" il Natale. Ora però la decisione arriva dal cuore pulsande del sapere britannico, la culla della cultura inglese, e la notizia ha destato molto clamore.
Contro la decisione di "cancellare" il Natale a Oxford si sono però subito scagliati non solo la Chiesa Anglicana e la comunità cristiana locale, ma anche i leader religiosi delle altre religioni. "Il Natale è la data del calendario attesa da tutti - ha spiegato Dice Sabir Hussain Mirza, presidente del Consiglio Musulmano della cittadina universitaria -. Non solo dai cristiani, ma anche i fedeli islamici e quelli di altre confessioni lo aspettano con trepidazione. Sono arrabbiato e deluso per questa iniziativa delle autorità locali. Il Natale è una festa speciale e non può essere cancellato". Gli fa eco il rabbino Eli Bracknell, direttode del Jewish Educational Centre, ilc entro studi ebraico di Oxford. "E' impotante mantenere un tradizionale Natale britannico. Qualsiasi iniziativa che diluisce la cultura tradizionale e la cristianità del Regno unito non è positiva per l'identità briannica".
3/11/08

Fonte: tgcom

vorrei sapere cosa ne pensate riguardo a questa decisione della città di Oxford. Questo annullamento del Natale, festa millenaria, è davvero un atto da ritenere "politicamente corretto"? C'è bisogno di eliminare le tradizioni per non recare offesa alle minoranze? Eliminando il Natale si toglie una festa tradizionale che accomuna le diverse religioni principali.
Non è una contraddizione eliminare il Natale per rispettare l'identità multietnica e multiconfessionale inglese?

Emma.

5 commenti:

il tommy ha detto...

non ho parole..va bene il rispetto verso gli stranieri o persone di fede diversa,però mi sembra esagerato cambiare le tradizioni proprie di un popolo a favore dell'integrazione.
allibito.

alycina ha detto...

Più che qualcosa di contradditorio, mi sembra qualcosa di insensato.
Togliamo il Natale per favorire l'integrazione, perchè l'eccessiva importanza data alle festività cristiane potrebbe provocare fastidio e disagio nelle persone di fede diverse quando quelle stesse persone rimangono indignate e scandalizzate per questo gesto di pura follia. E allora bisognerebbe capire quali sono le reali intenzioni che hanno portato a una decisione così sdrastica..

The young Jack ha detto...

Bah... trovo che sia davvero una cosa di poco conto. Quasi irrilevante la definirei.
In ogni caso non mi pronuncio sull'argomento "politicamente corretto" perchè sono anni che lo sento dire e non ho mai capito (o non ho mai avuto il coraggio di ammettere di aver capito) cosa significhi.
La soluzione migliore è sorvolare.

Nicoletta ha detto...

Io penso che tutto debba avere un limite. Ok l'integrazione è una cosa giusta anzi sono assolutamente a sostegno, però alla fine rispetto per loro ma anche rispetto per le nostre tradizioni. Soprattutto per una importante come penso che sia il Natale. Se poi oltretutto, non concordano nemmeno i diretti interessati, (a meno che non ci sia un'altra motivazione forte di fondo da parte dell'iniziatore della "riforma", che quindi dovrebbe essere spiegata di fronte a questo controsenso) allora è una cosa inutile!

claudia ha detto...

Che cosa assurda. Il Natale fa parte della maggioranza delle tradizioni occidentali. Il rispetto tra le culture deve essere reciproco quindi impariamo a rispettare le tradizioni altrui ma gli altri devono fare altrettanto. Possiamo continuare a festeggiare il Natale senza offendere nessuno, no?